Il Gruppo di Protezione Civile “VOLONTARI VALLE DEL MARECCHIA” affronta l’emergenza sismica sul territorio della provincia Riminese.Alle ore 08,30 del 20 Maggio scatta l’allarme attraverso il suono della sirena nel borgo della città e all’interno della Scuola Elementare.
E’ l’inizio dell’ESERCITAZIONE di Protezione Civile sul rischio sismico organizzata dal Gruppo di Protezione Civile VALLE DEL MARECCHIA – consolidata compagine del Volontariato di Protezione Civile del Riminese – con il contributo del Servizio di Protezione Civile dell’Unione di Comuni Bassa Valle del Marecchia, dell’Amministrazione Comunale di Santarcangelo di Romagna e con il fondamentale apporto dei VV.F. di Rimini, Aeronautica Militare (con i reparti della 1a Brigata Aerea e del 15° Stormo stanziati sulla Base di Cervia), Coordinamento Provinciale delle Associazioni di P.C. di Rimini, Soccorso Alpino Emilia Romagna, Sezioni C.R.I. di Rimini e Riccione, Unità Cinofile e Volontari di vari Gruppi di P.C. tutti coordinati dalla Prefettura di Rimini.
Lo scopo essenziale era di testare tutte le procedure e le componenti impegnate secondo il Piano di Emergenza Intercomunale nella parte relativa al rischio sismico e di affrontare ulteriori emergenze non pianificabili.
Il susseguirsi degli eventi (evacuazione degli alunni dall’istituto scolastico e ritrovo nell’area di attesa insieme alla popolazione “confusa” dalla novità, l’attivazione del Centro Operativo Intercomunale, l’arrivo della squadra dei VV. F. per il controllo strutturale dell’edificio e la ricerca di un disperso, l’utilizzo degli automezzi antincendio, il carico e trasporto sull’ambulanza della C.R.I.) ha movimentato la quotidianità della mattinata dei cittadini Santarcangiolesi.
Se finisse qui avremmo parlato di “dimostrazione” delle capacità dei vari attori nello scenario appena descritto, ma rimarchiamo invece il termine ESERCITAZIONE perché successivamente è iniziata la fase formativa per le squadre intervenute su un secondo scenario identificato in una porzione di fabbricato individuato in una parte di grotta tufacea, facente parte della peculiare realtà paesaggistica di Santarcangelo di Romagna.
All’interno infatti è stata svolta un’attività di “Ricerca in maceria di tipo medio” che ha visto interessato vario personale dei VV.F. inviato sul posto dalla Sala Operativa (115) su richiesta del C.O.I. a seguito di richiesta telefonica da parte di privati cittadini.
Dopo i primi contatti preliminari con i componenti della squadra Cinofili che avevano individuato la presenza di persone all’interno, i VV.F. hanno operato con perizia e maestria nella fase di ingresso e messa in sicurezza della parte collassata per poter mettere su barella l’infortunato.
Successivamente i componenti della squadra del S.A.E.R. hanno utilizzato le loro attrezzature creando un sistema di funi per il trasporto della barella fuori dall’area critica e consegnato l’infortunato al personale C.R.I. per le cure del caso.
Nel frattempo la Prefettura autorizzava la richiesta del C.O.I. per la costituzione di un campo di accoglienza per più di 200 persone e la movimentazione della colonna mobile provinciale a cui si aggregavano anche gli automezzi dell’Aeronautica Militare allertati per le necessità del caso.
Sotto l’attenta e scrupolosa direzione del capo campo, si è proceduto al celere allestimento del campo accoglienza composto da tende PI88, shelter segreteria volontari (con funzione anche di Sala Operativa sostitutiva di quella presente al C.O.I.), 2 P.M.A. della C.R.I., container servizi igienici, tendone mensa e container cucina mobile, attivando così tutte le funzionalità necessarie all’autonomia di un campo di accoglienza.
Contemporaneamente – considerate le condizioni sempre più critiche dell’infortunato precedentemente fermato al P.M.A. per il necessario TRIAGE – la Prefettura avallava la richiesta del C.O.I. di un trasporto d’urgenza con mezzo aereo. L’indisponibilità di altri velivoli attivava la sala operativa dell’A.M. che provvedeva ad inviare un elicottero militare HH139 del vicino 15° Stormo.
Le operazioni si concludevano – non senza il maltempo e la pioggia battente che hanno reso ancora più realistica l’attività – con il carico della barella e del personale aerosoccorritore con l’utilizzo del verricello.
Il de-briefing ha evidenziato come le sinergie create sul campo tra le varie componenti sia il traguardo cui aspirare per il raggiungimento del miglior supporto possibile per le popolazioni colpite da questo tipo di calamità naturale. Particolarmente interessanti e propedeutiche per il futuro sono state quelle messe in comune dal Volontariato di P.C. , VV.F., S.A.E.R., Cinofili, C.R.I. e Forze Armate tanto evidenti da entusiasmare gli stessi attori e il personale di controllo, rendendo possibile l’ottima riuscita della fase esercitativa.
La pausa per il pranzo di tutti i partecipanti ha fatto da preludio alle attività dimostrative pomeridiane dove sono state affrontate le varie tematiche che si evidenziano durante le emergenze di P.C. (sismica, idrogeologica, antincendio, ricerca dispersi e sanitaria).
L’ultimazione delle fasi di smontaggio del campo e il ricovero di quanto utilizzato ha lasciato tutti i volontari stanchi ma nel contempo felici per la possibilità di effettuare attività esercitativa, ottimizzare le procedure di gestione e amalgamare lo spirito di collaborazione.
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